RELAZIONI E PROPOSITI

Organizziamo seminari,incontri e confronti a carattere e fini culturali e spirituali; quali: come agire per favorire l'avvento di un "Uomo Nuovo" in questo momento di grande crisi e trasformazione della Terra, quell' Uomo che sa vivere con totalità,intensità e pienezza, e che non si trascina dalla culla alla bara ma sa rendere ogni momento della vita una gioia, una canzone, una danza, una celebrazione.
L'associazione propone e diffonde insegnamenti e tecniche di meditazione.
Promuove lo studio di vari aspetti della realtà così come essa è rappresentata nelle tradizioni religiose e filosofiche di ogni epoca.
Sviluppa la ricerca nel campo delle tecniche di meditazione con riferimento alle sperimentazioni compiute dalla psicoterapia occidentale e alla tradizione di meditazione orientale.
Promuove la ricerca e l'uso di tecniche atte a sviluppare la consapevolezza e lo sviluppo armonico dell'individuo nella sua multidimensionalità di corpo,mente e spirito, organizzando gruppi e ritiri individuali di meditazione , gruppi e sessioni individuali di tecniche corporee, gruppi di attività ricreative.
Tutto ciò in incontri a giorni alterni, per tre volte a settimana, esclusi vari seminari nei week-end organizzati di volta in volta secondo le esigenze.

domenica 16 giugno 2013

La pubblicità ha invaso la nostra vita. Silenziosamente, è diventata un vero e proprio potere occulto, che inquina e intossica la nostra mente bombardandola e  riempiendola di messaggi non inutili, ma addirittura dannosi e fuorvianti. La funzione ‘informativa’ del messaggio pubblicitario, che doveva essere la ragione originaria della sua esistenza e ‘utilità’, è palesemente  superata dalla funzione di convincimento fine a se stesso: non sono più i prodotti in competizione tra loro per le loro reali qualità, ma per le pubblicità più efficaci, che meglio si impongono nella mente del consumatore. Il quale è spinto, attraverso un martellamento mediatico sempre più invadente, a scegliere non ciò che è più conveniente ed interessante per lui nell’acquisto, ma ciò che è meglio pubblicizzato. Una evidente deviazione della competizione originaria tra i prodotti, quella che è, o meglio dovrebbe essere, alla base del libero mercato. Quindi la pubblicità non solo non serve, ma addirittura danneggia la vera competizione commerciale, facendo imporre chi ha più capitali da spendere in ‘persuasione’ più o meno occulta. In ultima analisi, quella che all’apparenza sembrerebbe la quintessenza del sistema concorrenziale, la pubblicità, in realtà ne è di fatto l’affossatrice, diventandone solo un parassita che è cresciuto a dismisura a spese del mercato e quindi delle nostre tasche. E qui veniamo all’altro punto. La pubblicità è una clamorosa tassa occulta che ci costa, in Italia, NOVE miliardi di euro l’anno (dalle ultime rilevazioni) tre volte l’IMU, per usare un parametro quanto mai attuale. La spesa per gli spot e quant’altro finisce direttamente sui prodotti e quindi, semplicemente, alla fine la paghiamo noi. Cioè noi paghiamo per farci interrompere i film e le partite, per costringerci a sfogliare paginate di giornale per vedere la fine di un articolo e, ultimamente, per farci molestare di spot (senza possibilità di difesa) ad ogni pagina internet che apriamo. Sembra un’assurdità ma è quanto succede, ed è in continuo crescendo, da anni nel silenzio più sconcertante dei media e della politica. Silenzio spiegabile con una sola risposta. La pubblicità è una tassa occulta che si mantiene in vita e prospera grazie ai soldi che passa ai mezzi di comunicazione, che ormai ne sono totalmente dipendenti. Insomma, una logica da pusher. Che si potrebbe benissimo rivedere, togliendo il sasso dalla minestra della famosa storiella, lasciando vivi i media. Il discorso è importante e articolato, alla prossima.

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